Donne alla guida della più grande macchina mai costruita dall'Uomo ovvero La complessità di LHC in mano alle donne
Ritratti di ricercatrici di successo, per parlare della Fisica di oggi e della Società di domani
Progetto di ELISABETTA DURANTE, giornalista scientifica DISTI, ITWIIN, UGIS
Foto di MIKE STRUIK, CERN
Collaborazione all'organizzazione e ai testi di Roberta ANTOLINI - INFN Paola CATAPANO e Manuela CIRILLI - CERN Antonella REGANO - CENTRO FERMI Franco Buttiglione - Fotocine Meridionale
col sostegno di DIPARTIMENTO INTERATENEO DI FISICA "M. MERLIN" di Bari INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sez. di Bari
Thanks to:
CERN
Introduzione al Tema: LHC (Large Hadron Collider) è il più grande e complesso strumento scientifico che l'uomo abbia mai avuto a disposizione: ad inaugurarlo, il 21 ottobre al CERN di Ginevra, capi di stato e personalità di tutta Europa.
La nuova potente macchina acceleratrice di particelle riprodurrà in laboratorio lo stato della materia presente nell'Universo 'bambino' di 14 miliardi di anni fa, pochi istanti dopo il Big Bang. A questa impresa senza precedenti concorrono migliaia di scienziati di ottanta paesi diversi: ma LHC è anzitutto un grande risultato della ricerca europea, che vede protagonisti la Fisica italiana e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
La mostra raccoglie ritratti di ricercatrici italiane che hanno offerto importanti contributi a questa sfida straordinaria: una sfida tanto scientifica quanto tecnologica, che ha comportato formidabili avanzamenti da cui scaturiranno in futuro applicazioni di grande interesse sociale ed economico (in campi come energia, salute, elettronica, informatica, ambiente ecc.).
Ai volti e alle storie di queste ricercatrici è affidato il racconto di un progetto tra i più affascinanti della ricerca e della tecnologia: un racconto rivolto soprattutto alle ragazze ed ai ragazzi italiani che vivono oggi un momento magico della storia umana, anche se quasi mai se ne rendono conto.
Ma non è tutto qui. L'intenzione è anche quella di comunicare un modello di donna talvolta molto giovane, ma già avviata su un cammino di competizione e successo internazionale, e pienamente immersa in quella che sempre più sarà la "Società della Conoscenza": un modello profondamente diverso da quello piuttosto avvilente e tristemente omologante che domina sui media.
Con il patrocinio: Si ringrazia:
Distretto dell'Informazione Scientifica e Tecnologica
'Large Hadron RAP' di Katie Mc Alpine
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